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#33_Sintesi finale

Siamo arrivati alla fine di questo percorso cognitivo in cui ho analizzato sotto vari aspetti, alcuni anche particolari e desueti, un oggeto: il bossolo. Non è stato un percorso per niente facile poichè, partendo da un luogo a me molto caro, ho dovuto esplorare varie realtà esistenziali dell'oggetto basandomi su una mappa concettuale ed una nuvola di nomi, in cui ho cercato di cogliere gli elementi essenziali del bossolo e approfondirli in base alle loro interelazioni.

L'analisi è iniziata  raccogliendo e analizzando film, libri, citazioni, miti e l'origine del nome del luogo scelto. Tutto ciò è stato molto istruttivo, poichè ho imparato delle caratteristiche sulla cittadina in cui ho vissuto per un anno, ma anche molto complesso essendo Lewisberry una realtà molto piccola con soli 360 residenti circa. Mi sono anche immaginato di dover progettare un museo sui bossoli per poterlo mettere in questo luogo e informare le persone di come questi oggetti, se pur  piccoli, sono molto interessanti.

Mi è poi  stato chiesto di analizzare il bossolo dal punto di vista linguistico, cercando proverbi in cui compare e le varie traduzioni, notando molta somiglianza tra le lingue neolatine e tra quelle germaniche.

Successivamente ho studiato l'oggettto nella sua materialità più intrinseca, cercando quindi di capire come venissero prodotti, i brevetti ad esso collegati e quali materiali venissero usati nei vari momenti determinanti nell'evoluzione del bossolo. Nel fare tutto ciò, è stato lampante come, cambiando le priorità degli esseri umani con il tempo (passando prima dalla necessità di cacciare per poi arrivare  quello di uccidere), sia cambiato anche il motivo per cui bossoli e proiettili erano costruiti ed utilizzati. Ci sarà quindi un'evoluzione della cosa perchè cambieranno le necessità dell'uomo, passando dalla forma e anatomia del bossolo come lo conosciamo oggi, ad un bossolo futuristico
Di particolare interesse è stato vedere come i bossoli rientrino in tutti (o quasi) i campi della nostra vita  quotidiana: possiamo trovarli nell'arte, nella musica, nel cinema, nei fumetti, nella letteratura e persino in cucina (con una rivisitazione di concetto di cucina molto particolare). Per fortuna non ho trovato alcun impiego del bossolo nella casa
Anteticamente, ho deciso di analizzare il bossolo nella sua dimensione più spirituale e trascendentale, cercando quindi i significati e simboli che le persone con il tempo hanno dato a questo oggetto raffigurandole sui francobolli e nelle più svariate numerologie.

Cercando in rete un protagonista della cosa, ho trovato un articolo in cui la nota  cantante Rihanna parla di conflitti e della sua contrarietà alla facilità con cui in America  si possa enttrare in possesso di un'arma.

In conclusione ho redatto un AbBeCedario, in cui ho cercato di riassumere e concentrare tutti i concetti affrontati durante questo studio.

Spero che la lettura di questo blog sia stato utile, informativo e divertente per i lettori.


E.N.

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#15_L'evoluzione futura della cosa

Il mondo delle armi è in continua evoluzione, così come quello delle munizioni. Già oggi sono presenti molteplici tipologie di munizoni, per citarne alcuni abbiamo colpi a salve, da caccia, proiettili che al momento dell'impatto si apre diventando più pericoloso e colpi che danno scariche elettriche (taser). Il prossimo passo nell'evoluzione saranno proiettili che inseguono il bersaglio, così come i moderni missili, ma in scala più piccola. Cambierà quindi anche il modo di sparare, magari seduti dal divano programmando il proiettile a seguire il bersaglio indicato. Con una visione futuristica (ma neanche troppo) nel futuro i proiettili non saranno più oggetti fisici, bensì delle onde elettromagnetiche ad alta energia. Ciò sarebbe però la rovina dell'umanità: qualunque persona potrebbe essere uccisa senza rendersi conto del pericolo  o del fatto che sia sotto tiro. E.N. 

#11_Tassonomia del bossolo

I primi proiettili risalgono al X secolo ed erano dei "tappi" mobili, inseriti in una canna dietro i quali veniva fatta deflagrare la polvere da sparo. Ci fu poi uno sviluppo tecnologico: da "tappi" mobili a piccole pietroline rotonde, le quali erano però poco efficaci contro le armature dei soldati. Questo portò all'esplorazione del proiettile di metallo, ricavato dalla fusione e seguente solidificazione. I proiettili di ferro furono molto popolari ma erano difficili da produrre: la temperatura di fusione era troppo elevata e spesso esplodevano all'interno della canna dell'arma. Le palle erano però più piccole del diametro del foro e rimbalzavano lungo la canna durante lo sparo, perdendo precisione. Nel XV secolo i tedeschi inventarono la rigatura della canna, imprimendo così un moto rotatorio al proiettile, rendendo il volo di quest ultimo molto più stabile, migliorando così la precisone. Intorno al 1600, si diffusero sui camp

#22_Proiettili nei fumetti: 100 bullets

Per questo post vorrei parlare di un fumetto cha ha come oggetto principale 100 proiettili. Il fumetto si chiama "100 bullets" scritto da  Brian Azzarello e  illustrato da Eduardo Risso Una misteriosa organizzazione fornisce una valigetta contenente la prova schiacciante che qualcuno e non qualcosa, è stato la causa della rovina del nostro protagonista. Il tutto condito da una pistola e a 100 proiettili non tracciabili. Sarà cura di ogni protagonista decidere se e come impiegare i suddetti strumenti per approntare una vendetta coi fiocchi alle spese di chi credeva ormai di averla fatta franca. Ho deciso di estrapolare alcune vignette del primo fumetto della serie, in cui avviene la consegna della vagligetta.   E.N.