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#10_Proverbi


Collegati ai bossoli e quindi allo sparare ho trovato qualche proverbio.
  • Sparare sulla croce rossa
Questo modo di dire nasce dalla descrizione di una delle azioni più meschine che poteva essere compiuta durante la guerra: sparare ai soccorritori che andavano a recuperare i feriti sul campo, i quali erano riconoscibili attraverso una croce rossa sulla propria uniforme.
Sparare sui soccorritori significava andare a colpire delle persone disarmate, innocue all'altro esercito e impegnate nel salvare vite umane. Chi si macchiava di questa colpa veniva fortemente disprezzato dai propri commilitoni.
Oggi è diventato un modo di dire meno offensivo e grave che descrive delle persone che se ne approfittano di altre sapendo che non possono reagire. Può anche essere usato per indicare chi sfida qualcuno con capacità decisamente inferiori o in tutti quei casi in cui le parti siano squilibrate ed è quindi scontato l’esito di un qualsiasi confronto.

  • Chi ha la polvere spara, chi non ce l'ha sente i botti (detto romano)
Il significato di questo mi sembra molto ovvio: chi ha la possibilità di fare qualcosa la fa, chi invece purtroppo non ho quella possibilità potrà solo assistere agli altri impotente.
Collegati ai bossoli e quindi allo sparare ho trovato qualche proverbio.

  • E' uno spreco sparare alla zanzara col cannone (detto cinese)

Anche la spiegazione di questo proverbio è abbastanza ovvia: non ha senso prendere decisioni drastiche in caso ci fosse un piccolo problema. 

E.N.

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#15_L'evoluzione futura della cosa

Il mondo delle armi è in continua evoluzione, così come quello delle munizioni. Già oggi sono presenti molteplici tipologie di munizoni, per citarne alcuni abbiamo colpi a salve, da caccia, proiettili che al momento dell'impatto si apre diventando più pericoloso e colpi che danno scariche elettriche (taser). Il prossimo passo nell'evoluzione saranno proiettili che inseguono il bersaglio, così come i moderni missili, ma in scala più piccola. Cambierà quindi anche il modo di sparare, magari seduti dal divano programmando il proiettile a seguire il bersaglio indicato. Con una visione futuristica (ma neanche troppo) nel futuro i proiettili non saranno più oggetti fisici, bensì delle onde elettromagnetiche ad alta energia. Ciò sarebbe però la rovina dell'umanità: qualunque persona potrebbe essere uccisa senza rendersi conto del pericolo  o del fatto che sia sotto tiro. E.N. 

#11_Tassonomia del bossolo

I primi proiettili risalgono al X secolo ed erano dei "tappi" mobili, inseriti in una canna dietro i quali veniva fatta deflagrare la polvere da sparo. Ci fu poi uno sviluppo tecnologico: da "tappi" mobili a piccole pietroline rotonde, le quali erano però poco efficaci contro le armature dei soldati. Questo portò all'esplorazione del proiettile di metallo, ricavato dalla fusione e seguente solidificazione. I proiettili di ferro furono molto popolari ma erano difficili da produrre: la temperatura di fusione era troppo elevata e spesso esplodevano all'interno della canna dell'arma. Le palle erano però più piccole del diametro del foro e rimbalzavano lungo la canna durante lo sparo, perdendo precisione. Nel XV secolo i tedeschi inventarono la rigatura della canna, imprimendo così un moto rotatorio al proiettile, rendendo il volo di quest ultimo molto più stabile, migliorando così la precisone. Intorno al 1600, si diffusero sui camp

#22_Proiettili nei fumetti: 100 bullets

Per questo post vorrei parlare di un fumetto cha ha come oggetto principale 100 proiettili. Il fumetto si chiama "100 bullets" scritto da  Brian Azzarello e  illustrato da Eduardo Risso Una misteriosa organizzazione fornisce una valigetta contenente la prova schiacciante che qualcuno e non qualcosa, è stato la causa della rovina del nostro protagonista. Il tutto condito da una pistola e a 100 proiettili non tracciabili. Sarà cura di ogni protagonista decidere se e come impiegare i suddetti strumenti per approntare una vendetta coi fiocchi alle spese di chi credeva ormai di averla fatta franca. Ho deciso di estrapolare alcune vignette del primo fumetto della serie, in cui avviene la consegna della vagligetta.   E.N.