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#14_La cosa come simoblo


Il proiettile è sicuramente simbolo di evoluzione tecnologica, purtroppo, dal punto di  vista bellico. Infatti prima di questa invenzione, la guerriglia era molto più tattica, volta alla conquista del territorio. Ora invece si punta al massacro del nemico attraverso l'impiego di artiglieria leggera e prevalentemente pesante.
Questa evoluzione è visibile anche nella caccia, che è diventata sempre più di appostamento, aspettando che l'animale fosse sotto tiro, per poi ucciderlo, anche da lunghe distanze. 

Il bossolo può anche essere visto come simbolo di amicizia e divertimento, poichè negli USA è usanza andare al poligono per sparare con amici e familiari , per poi andare a fare colazione o pranzo in qualche tavola calda del posto. Mi è anche capitato qualche volta di andare a caccia di cervi in compagnia.

Lo sparare non è quindi visto solo come un modo per uccidere altre persone, o più in generale, come creatore/risolutore di conflitti, ma è un' attività che può accomunare molte persone.

E.N.

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#15_L'evoluzione futura della cosa

Il mondo delle armi è in continua evoluzione, così come quello delle munizioni. Già oggi sono presenti molteplici tipologie di munizoni, per citarne alcuni abbiamo colpi a salve, da caccia, proiettili che al momento dell'impatto si apre diventando più pericoloso e colpi che danno scariche elettriche (taser). Il prossimo passo nell'evoluzione saranno proiettili che inseguono il bersaglio, così come i moderni missili, ma in scala più piccola. Cambierà quindi anche il modo di sparare, magari seduti dal divano programmando il proiettile a seguire il bersaglio indicato. Con una visione futuristica (ma neanche troppo) nel futuro i proiettili non saranno più oggetti fisici, bensì delle onde elettromagnetiche ad alta energia. Ciò sarebbe però la rovina dell'umanità: qualunque persona potrebbe essere uccisa senza rendersi conto del pericolo  o del fatto che sia sotto tiro. E.N. 

#11_Tassonomia del bossolo

I primi proiettili risalgono al X secolo ed erano dei "tappi" mobili, inseriti in una canna dietro i quali veniva fatta deflagrare la polvere da sparo. Ci fu poi uno sviluppo tecnologico: da "tappi" mobili a piccole pietroline rotonde, le quali erano però poco efficaci contro le armature dei soldati. Questo portò all'esplorazione del proiettile di metallo, ricavato dalla fusione e seguente solidificazione. I proiettili di ferro furono molto popolari ma erano difficili da produrre: la temperatura di fusione era troppo elevata e spesso esplodevano all'interno della canna dell'arma. Le palle erano però più piccole del diametro del foro e rimbalzavano lungo la canna durante lo sparo, perdendo precisione. Nel XV secolo i tedeschi inventarono la rigatura della canna, imprimendo così un moto rotatorio al proiettile, rendendo il volo di quest ultimo molto più stabile, migliorando così la precisone. Intorno al 1600, si diffusero sui camp

#22_Proiettili nei fumetti: 100 bullets

Per questo post vorrei parlare di un fumetto cha ha come oggetto principale 100 proiettili. Il fumetto si chiama "100 bullets" scritto da  Brian Azzarello e  illustrato da Eduardo Risso Una misteriosa organizzazione fornisce una valigetta contenente la prova schiacciante che qualcuno e non qualcosa, è stato la causa della rovina del nostro protagonista. Il tutto condito da una pistola e a 100 proiettili non tracciabili. Sarà cura di ogni protagonista decidere se e come impiegare i suddetti strumenti per approntare una vendetta coi fiocchi alle spese di chi credeva ormai di averla fatta franca. Ho deciso di estrapolare alcune vignette del primo fumetto della serie, in cui avviene la consegna della vagligetta.   E.N.