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#11_Tassonomia del bossolo




I primi proiettili risalgono al X secolo ed erano dei "tappi" mobili, inseriti in una canna dietro i quali veniva fatta deflagrare la polvere da sparo.
Ci fu poi uno sviluppo tecnologico: da "tappi" mobili a piccole pietroline rotonde, le quali erano però poco efficaci contro le armature dei soldati. Questo portò all'esplorazione del proiettile di metallo, ricavato dalla fusione e seguente solidificazione.
I proiettili di ferro furono molto popolari ma erano difficili da produrre: la temperatura di fusione era troppo elevata e spesso esplodevano all'interno della canna dell'arma.

Le palle erano però più piccole del diametro del foro e rimbalzavano lungo la canna durante lo sparo, perdendo precisione.
Nel XV secolo i tedeschi inventarono la rigatura della canna, imprimendo così un moto rotatorio al proiettile, rendendo il volo di quest ultimo molto più stabile, migliorando così la precisone.

Intorno al 1600, si diffusero sui campi di battaglia i proiettili di piombo, un materiale con un punto di fusione più basso e più morbido rispetto al ferro, con conseguente diminuzione del rischio di esplosione dell'arma e maggior facilità di produzione.
Lo sviluppo seguente si ebbe nel 1800, grazie ad un generale francese Claude Etienne Minié, con l'introduzione di un omonimo proiettile più aerodinamico. Infatti da rotonda, la forma divenne conica.

La rivoluzione fu alla fine del 1800, quando ci fu l'introduzione della cartuccia, un'unità autonoma che ospitava il primer (sostanza per innescare la deflagrazione), il propellente e il proiettile in un involucro di ottone.
Con lo sviluppo di nuovi propellenti a base nitrocellulosa, si producevano pressioni e temperature più elevate a cui i proiettili di piombo non resistevano disintegrandosi prima di uscire dalla canna. La soluzione fu quella di dare una pelle più spessa al proiettile stesso, in leghe di rame e zinco.

Oggi nelle armi militari, i proiettili possiedono una copertura totale in metallo (in inglese Full Metal Jacket, o FMJ). Questi proiettili, anche detti non espandibili, non si espandono quando colpiscono il bersaglio, il che è un bene per i soldati e per i loro organi.



E.N.

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#6_Lewisberry, il nome

Analizzando l'etimologia del nome "Lewisberry", notiamo come sia formato da due parole: Lewis e berry. La prima si riferisce al nome del fondatore, Eli Lewis appunto. Eli Lewis, nato nella valle nel 1750, aprì un negozio nell'attuale sito del borgo poco prima della Rivoluzione. Dopo la guerra, il sindaco Lewis continuò la sua attività mercantile e il negozio divenne  il centro di interesse della valle. Fondò inoltre anche un giornale, "Harrisburg adertiser", primo giornale ad essere pubblicato nella capitale, Harrisburg appunto. Berry invece è una forma che deriva dalla forma arcaica inglese borough (tradotto letteralmente "borgo"). Lewis-berry è quindi il borgo di Lewis.  Tale nome non è stato modificato nel tempo poiché gli americani come nazione sono molto patriottici e molto legati al proprio passato. È quindi motivo di vanto poter identificare nel nome della propria città, il nome del fondatore. E.N.